Angela Palestrini, anima della Libreria Arcobalena di Porto Recanati, ora anche Mondadori Point, ha raccontato ai partecipanti a quarto incontro di Genitori in Costruzione quando sia importante la condivisione di un libro con i propri bambini.

Non esistono regole. La lettura condivisa con i propri bambini è un momento personale che ciascuno caratterizza come meglio crede. Non c’è un modo giusto o sbagliato. L’importante è farlo. Sin dalla pancia, quando al piccolo ospite basta sentire la voce della propria mamma che legge ad alta voce. Qualsiasi cosa., anche un elenco telefonico!” Angela Palestrini, bibliotecaria, anima della Libreria Arcobalena di Porto Recanati, ora anche Mondadori Point, ha introdotto così il tema nel corso del quarto incontro di Genitori in Costruzione, “Nati per ascoltare”.

Come scegliere i libri? “Fatelo istintivamente senza pensarci troppo su. E, se volete, fatevi consigliare, non solo da esperti, ma anche da altre mamme o persone vicine a voi. Sperimentate. Non abbiate paura di osare troppo”. Tanti i libri passati in rassegna nel corso dell’incontro. Da “Che cos’è un bambino?” a “A che pensi?” passando per “Mamma Lingua”, “Eccoti qua!” e “Il giorno del tuo arrivo!”.

“Se il vostro bambino non ascolta, continuate a leggere. Se alla prima pagina si annoia e se ne va, voi non demordete. Leggete ancora e ancora. Mi è capitato una volta, durante un incontro di lettura con dei bambini, che uno di questi passasse tutto il tempo a correre intorno alla stanza. Ero convinta che non mi stesse minimamente ascoltando e invece, quando ho interrotto la lettura, ha fermato la sua corsa, mi ha guardata e mi ha chiesto “Perché non leggi più?”. Sono semi che è importante lasciar cadere. Probabilmente non vedremo i frutti subito, ma ci saranno”.

E se i bambini, da una certa età in poi, ci chiedono libri più commerciali, che vorremmo evitare? “I bambini matureranno una loro capacità di scelta, influenzata da tanti fattori, tra cui le tendenze del momento. Ma va bene così. Vanno assecondati. È giusto che possano decidere di leggere anche cosa che a noi non piacciono. L’importante è che leggano, che crescano con questa passione così tanto importante per gli adulti di domani”.

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