La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha lanciato l’ipotesi di una didattica mista che a settembre, per rispondere alle esigenze dell’emergenza coronavirus, vedrà gli insegnamenti metà in presenza e metà a distanza. Intanto in Piemonte al via dalla prossima settimana una sperimentazione che riguarderà anche la fascia 0-6.
Dividere le classi in due gruppi: metà a scuola e metà a casa a turni alterni per evitare problemi di sovraffollamento che potrebbero causare nuovi contagi. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, nel corso di un’intervista a SkyTg24, ha così anticipato quelle che potrebbero essere le caratteristiche della “nuova scuola” a partire dal prossimo settembre.

Aule piccole e classi “pollaio”: sono questi alcuni degli annosi problemi che renderebbero la piena ripartenza di fatto incompatibile con la pandemia. Così la didattica a distanza potrebbe rincofermarsi un’alternativa importante, da utilizzare anche oltre il lockdown, nel corso del prossimo anno scolastico. Certo è che andranno superate tutte le questioni relative alle dotazioni tecnologiche delle famiglie che, di fatto, in questa prima fase, hanno escluso parte degli studenti. Mascherine e distanze da mantenere sono gli altri punti su cui il Comitato Tecnico scientifico, presieduto da Patrizio Bianchi, sta lavorando. Nessun dettaglio sulla questione maturità, il cui svolgimento resta ancora ad oggi allo studio del ministero.
Certamente più complessa è la situazione relativa alla fascia 0-6, di fatto incompatibile con la didattica a distanza. Un’indicazione arriva dal Politecnico di Torino che ha strutturato su carta una sorta di protocollo nazionale, inclusivo dei più piccoli. Per nidi e scuole materne infatti, la soluzione potrebbe essere quella della creazione “spontanea” di piccoli gruppi. Nessun DPI obbligatorio per i bambini, mascherina invece per gli operatori. La maggior parte del tempo dovrà essere trascorso all’aperto, negli spazi a disposizione delle strutture o nei cortili delle scuole chiuse (qualora la riapertura dovesse avvenire già a giugno). Nessun giocattolo potrà essere introdotto dall’esterno, mentre quelli in dotazione dell’asilo dovranno essere tutti lavabili e sanificati periodicamente. La sperimentazione partirà la prossima settimana in alcune strutture piemontesi.