Approvate date, regole e procedure che caratterizzeranno l’estate dei più piccoli: si parte con la possibilità di svolgere attività ludica nei parchi fino ad arrivare allo svolgimento dei centri estivi per i bambini sopra i 3 anni e per gli adolescenti.

Il Dipartimento per le politiche della famiglia ha reso note le linee guida ufficiali per la ripresa graduale delle attività destinate ai più piccoli. Il testo è stato redatto tenendo conto del documeto prodotto dalla Società Italiana di Pediatria sulle attività extra domestiche per soggetti in età evolutiva per la fase 2, durante l’emergenza SARS CoV 2. Alla riapertura regolamentata di parchi e giardini avvenuta lo scorso 4 maggio e riguardante tutti i minori da 0 a 17 anni, seguirà, a partire dal 18 maggio, la possibilità di organizzare attività all’aperto negli spazi verdi o all’interno di fattorie didattiche. Tali attività saranno destinate ai bambini sopra i 3 anni e agli adolescenti e dovranno essere gestite da soggetti selezionati dagli enti locali nel rispetto delle regole stabilite dalle linee guida del governo.

I gestori di parchi e giardini pubblici avranno l’obbligo di effettuare, tramite personale addetto, manutenzione e controllo periodico, pulizia periodica degli arredi, supervisione degli spazi. Dovranno inoltre eseguire manutenzione ordinaria dello spazio realizzando controlli periodici dello stato delle diverse attrezzature in esso presenti con pulizia approfondita e frequente delle superfici più toccate, almeno giornaliera, con detergente neutro. Dovranni occuparsi della supervisione degli spazi, verificando che i bambini e gli adolescenti siano accompagnati da adulti, tutte le persone che accedono siano dotate di mascherine se di età superiore ai 3 anni, e che non si determinino densità fisico tali da pregiudicare il rispetto delle prescrizioni sul distanziamento fisico (almeno un metro).

Da giugno al via i centri estivi, anche questi destinati ai bambini sopra i 3 anni e agli adolescenti. I gestori delle attività che intendono “candidarsi” per lo svolgimento dei centri, dovranno presentare un progetto che sarà sottoposto all’approvazione del Comune e dalle autorità sanitarie. Riguardo l’accesso ai servizi, dovranno essere ritenuti prioritari i casi relativi alla presenza in famiglia di bambini o adolescenti con disabilità e quelli in cui i genitori presentano maggiori difficoltà nella conciliazione di cura e lavoro.

Riguardo le regole da rispettare per l’organizzazione di tutte le attività previste a partire dal 18 maggio, il documento prevede l’obbligo per tutti i bambini di igienizzare le mani prima dell’ingresso negli spazi utilizzati. I punti di accoglienza dovranno trovarsi all’esterno o in altro spazio rispetto a quello destinato alle attività così da evitare l’entrata dei genitori accompagnatori. Ingressi e uscite dovranno essere scaglionati di 5/10 minuti. Quando possibile, la zona di accesso e quella di uscita dovranno essere differenziate, con percorsi obbligati. I bambini dovranno igienizzarsi le mani anche prima di lasciare gli spazi. Prevista la procedura di triage: verrà chiesto ai genitori se il bambino ha avuto sintomi influenzali o altri malesseri. Obbligatoria inoltre la misurazione della temperatura corporea prima dell’ingresso. Per quanto riguarda il numero di bambini previsti in ciascun gruppo, per i bambini da 3 a 5 anni è consigliato un rapporto di un adulto ogni 5 bambini, per i bambini dai 6 gli 11 anni di un adulto ogni 7 bambini e per gli adolescenti dai12 ai 17 anni è consigliato un rapporto di un adulto ogni 10 adolescenti. Nel caso di bambini ed adolescenti con disabilità, bisognerà creare le condizioni per avere un operatore per ogni bambino.

Per i bambini appartenenti alla fascia d’età 0-3, esclusi dalle attività fin qui descritte, resta la possibilità di svolgere attività individuale nei parchi o nei giardini in presenza di un adulto accompagnatore.

Leggi il documento integrale del Dipartimento per le politiche della famiglia

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