Tavolo convocato dall’Ufficio Scolastico Regionale per affrontare le principali criticità legate alla ripartenza delle scuole marchigiane. L’assessora, all’Istruzione Loretta Bravi Bravi sottlinea come in molti istituti ci sia un problema di sovraffollamento delle classi e di spazi per garantire il distanziamento. Con un taglio dei docenti in organico che non aiuta. Approvata ieri in Consiglio Regionale la mozione che sollecita la giunta ad individuare sedi alternative agli edifici scolastici per le prossime elezioni.

Quali saranno i numeri e le caratteristiche delle scuole marchigiane in partenza il prossimo 14 settembre? Se ne discuterà oggi ad Ancona, in un tavolo di confronto convocato dall’Ufficio Scolastico Regionale (sede “locale” del MIUR, ndr) a cui prenderà parte la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, la Regione Marche, ANCI, Upi, Garante dei diritti, le principali sigle sindacali del settore e Forum associazione dei genitori.

L’incontro arriva anche in seguito alle sollecitazioni messe in campo dall’Assessora regionale all’Istruzione, Loretta Bravi, che già nei giorni scorsi aveva evidenziato alcune criticità per non pochi istituti della nostra regione: “Nelle Marche, la scuola dell’infanzia ha 778 sezioni, di cui 189 hanno dai 30 ai 26 alunni – spiega la Bravi – Sono spazi molto piccoli e non può essere garantito il distanziamento, quindi ci chiedono di dividere le sezioni. Nella primaria, classi sopra i 30 alunni si trovano a Gradara, nel convitto di Macerata, Monsampaolo del tronto, ad Ascoli. Nei abbiamo poi tante da 28 a 30 alunni. L’Usr dice che la media è di 19 studenti, ma poi ci sono classi come una a Falconara con 26/27 alunni di cui 2/3 con disabilità e sono venuti da me i genitori per espormi questa problematica“. Altre criticità sono state sottolineate dall’Assessora per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado: “classi che superano i 30 alunni si trovano al calssico di Urbino, scientifico, scienze umane a Fermo, liceo linguistico a Macerata, l’Urbani a Porto Sant’Elpidio, al liceo scientifico Licini di Ascoli, al Rinaldini di Ancona, allo scientifico di Jesi. Di classi tra i 25 ed i 30 ce ne sono poi un nugolo“. Una situazione a cui si somma la carenza di personale “con un taglio di 40 docenti in organico”.

Anche il Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, presente oggi al tavolo con la Ministra, era intervenuto nel dibattito già nei giorni scorsi con una lettera indirizzata al presidente regionale ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per chiedere un confronto sulle azioni portate avanti dagli enti locali per favorire la ripartenza di settembre, alla luce delle linee guida nazionali, che riconoscono alle istituzioni pubbliche un ruolo di primo piano. Lo stesso Garante aveva inoltre auspicato la necessità di un “piano straordinario di investimenti mirati nelle infrastrutture sociali” senza il quale una ripartenza vera sembra tutt’altro che possibile.

C’è poi la questione elezioni: la tornata elettorale convocata per i prossimi 20 e 21 settembre, finirebbe per mettere uno stop alle lezioni ad appena una settimana dal loro inizio. Nella giornata di ieri, il Consiglio regionale delle Marche ha approvato la mozione, proposta dal consigliere dem Francesco Giacinti, con la quale si sollecita la ricerca di possibili sedi alternative alle scuole per lo svolgimento delle consultazioni. Tra le opzioni per l’allestimento dei seggi ci sono palazzetti dello sport, palestre, uffici, ex caserme, strutture temporanee ed altri edifici pubblici.

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