Via libera ieri al documento che contiene le indicazioni per la ripresa delle attività educative per nidi e scuole dell’infanzia. Il testo è il risultato del lavoro fatto dal ministero dell’Istruzione con gli altri ministeri competenti, dalle Regioni e dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e tiene conto di quanto emerso dai due tavoli di ascolto con scuole paritarie, gestori, associazioni e sindacati.
Corresponsabilità educativa, stabilità dei gruppi, organizzazione degli spazi, aspetti organizzativi, figure professionali, refezione e riposo pomeridiano, protocolli di sicurezza, formazione del personale, disabilità e inclusione, indicazioni igienico-sanitarie: sono questi i dieci punti contenuti nel documento, approvato ieri in ultima battuta dalle Regioni, che regolerà la ripresa dei servizi educativi per la fascia 0-6 anni. In più punti, il testo pone particolare attenzione e cura alla realizzazione di attività inclusive e all’attuazione di misure di sicurezza specifiche per favorire il pieno coinvolgimento di tutti i bambini.
Corresponsabilità educativa
Centralità del patto educativo tra scuola e famiglia, che dovrà essere consolidato per consentire il contenimento del rischio sanitario. La collaborazione dunque tra scuole e famiglie è il perno attorno al quale costruire il rispetto dei protocolli individuati nel documento.
Il testo esplicita che, “in caso di di sintomatologia sospetta di COVID-19 sia del minore stesso che di un componente del nucleo familiare o convivente, il bambino non dovrà accedere al servizio educativo o alla scuola dell’infanzia. A tale fine, va promosso l’auto-monitoraggio delle condizioni di salute proprie e del proprio nucleo familiare, dei genitori e degli accompagnatori”.
Stabilità dei gruppi
I bambini, laddovve possibile, dovranno essere inseriti all’interno di gruppi educativi “stabili”, facenti riferimento allo stesso personale educatore, evitando il contatto degli operatori con più gruppi e l’intersezione tra i gruppi stessi. Questo nella consapevolezza, si legge nel documento, che “la corporeità, la socialità, la relazione, l’esplorazione e il movimento sono aspetti irrinunciabili dell’esperienza di vita e di crescita fino a sei anni”. Nell’organizzazione degli spazi, che dovrà rispondere alle esigenze del bambini, si invita a valorizzare l’uso degli spazi esterni e di tutti gli ambienti disponibili che potranno essere “riconvertiti” per accogliere stabilmente gruppi di relazione e gioco.
Per evitare rischi di contagio è opportuno inoltre evitare di introdurre, negli spazi delle attività, oggetti o giochi da casa; se inevitabile, questi debbono essere puliti accuratamente all’ingresso.
Rispetto al rapporto numerico educatore/bambini della specifica fascia 0-3, il documento ritiene valide le indicazioni ordinarie stabilite su base regionale.
Aspetti organizzativi
“L’organizzazione delle diverse attività proposte dai servizi educativi e della scuole dell’infanzia – si legge nel documento – dovrà tenere conto dei bisogni dei bambini, conciliandoli, al contempo, con le esigenze lavorative dei genitori, nel rispetto delle indicazioni fornite”.
Si privilegia l’accoglienza in spazi aperti, evitando assembramenti tra i genitori. I punti di ingresso, laddove possibile, dovranno inoltre essere distinti dai punti di uscita.
Ad accompagnare i bambini potrà essere un solo genitore, nel rispetto delle regole generali di prevenzione dal contagio, incluso l’uso della mascherina durante tutta la permanenza all’interno della struttura. Si potrà tenere un registro delle presenze delle eventuali persone che accedono alla struttura, per favorire le misure organizzative idonee alla limitazione del contagio,.
Non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso, ma bambini e personale non dovranno avere sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37.5°C, non dovranno essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni né a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni.
Resta confermato che per i bambini di età inferiore a 6 anni non è previsto l’obbligo di indossare la mascherina. Tutto il personale è tenuto all’utilizzo corretto di dispositivi di protezione individuali.
Figure professionali
Il ministero si impegna a non diminuire il numero di bambini che accede ai servizi educativi 0-6, implementando, laddove necessario, le figure professionali indispensabili a garantire il rispetto delle linee guida. Prevista inoltre una specifica formazione/informazione per tutto il personale.
Mensa e riposo pomeridiano
L’organizzazione del servizio mensa “dovrà fare riferimento alle indicazioni previste per la frequenza in sicurezza delle attività educative e di istruzione”. Il consumo del pasto dovrà avvenire evitando l’affollamento degli spazi, prevedendo, laddove gli ambienti lo consentano, gruppi separati. Possibile l’organizzazione in turni di presenza o, in alternativa, il consumo del pasto nei locali di svolgimento dell’attività educativa.
Consentito portare la merenda da casa, laddove la struttura non la fornisca. Lo spazio di riposo, se presente, dovrà essere caratterizzato da una pulizia approfondita degli spazi e della biancheria, con areazione prima e dopo l’utilizzo.
Disabilità
Il documento sottolinea la necessità di particolare attenzione e attività inclusive rivolte a tutti i bambini che presentano una disabilità, con applicazione di misure di prevenzione e protezione, tenendo conto della tipologia di disabilità.
Igiene personale
L’igiene personale, anch’essa elemento caratterizzante del percorso educativo dei bambini all’interno dei servizi educativi e di istruzione, dovrà essere integrata nelle routine che scandiscono normalmente la giornata dei bambini per l’acquisizione di corretti e rispettosi stili di comportamento, compatibilmente con l’età e con il loro grado di autonomia e consapevolezza.