Manifestazione ad Ancona e Pesaro di Priorità alla scuola – Comitato Marche: scarpette a terra e silenzio per dare voce a tutti i bambini e i ragazzi costretti nuovamente alla didattica on line dopo il nuovo stop alle lezioni in presenza.

Una distesa di scarpette colorate e il silenzio, assordante, dei “dimenticati a distanza”, che cala su piazza Cavour ad Ancona. Le stesse scarpette, lo stesso silenzio, anche a Pesaro e in tante altre città italiane, dove, oggi, il Comitato Priorità alla Scuola è tornato ad alzare la voce per chiedere la sospensione della Didattica on line e il ritorno in classe.

Un centinaio gli adulti presenti nella città dorica tra genitori, insegnanti e sostenitori del Comitato. Insieme a loro anche i bambini, che con partecipazione e consapevolezza, si sono resi parte integrante della mobilitazione. “La scuola non è DAD”, “Senza scuola non si impara”, “Mamma voglio tornare a scuola” e così decine di fogli posizionati sull’asfalto, con disegni e scritte realizzate proprio da quegli studenti, piccoli e grandi, nuovamente “dimenticati dietro un monitor”.

Grandi le difficoltà per gli adolescenti, tra i più colpiti dalle chiusure causa pandemia: “+50% di ricoveri per autolesionismo e tentati suicidi tra i giovanissimi” si legge in un cartello. E ancora, “Luca, 15 anni andava a scuola, andava a basket, stava con gli amici. Ora Luca sta sempre solo in camera sua”. Poi Elisa che “frequentava il liceo, disegnava, suonava il basso” e “il 18 febbraio 2021 si è tolta la vita”. Un disagio che corre tra le mura domestiche e non può restare inascoltato. Per questo, la protesta non si ferma: “Da lunedì, c’è una vasta zona rossa da forzare” scrivono i responsabili nazionali del Comitato. E il 26 marzo si torna in piazza con un altra mobilitazione che mira a coinvolgere “bambini, bambine, ragazze, ragazzi, genitori, insegnanti, tutti e tutte coloro che pensano che tutto va ma non va non va non va”.

Veronica Fermani

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