Mamadre è una Cooperativa sociale, fondata a Fano nel 2019, con l’obiettivo di sostenere mamme sole che crescono figli minori. A volerla, insieme ad altri quattro soci, è stata Chiara, anche lei mamma single. “Nei mesi abbiamo messo insieme tante attività. Poi lo stop a causa delle difficoltà dovute alla seconda ondata della pandemia”.

di Veronica Fermani

Chiara Paci

Per sette lunghi anni Chiara è stata una mamma single: “Ho partorito da sola. Poi quando mio figlio ha compiuto due anni, suo padre si è rifatto vivo. Lì è iniziato un calvario di udienze in Tribunale e di colloqui con gli assistenti sociali. Ho sofferto molto. Sono quasi crollata sotto il peso del dolore e della fatica: un lavoro di 12 ore, una casa e un figlio che, per qualsiasi necessità, aveva solo me come punto di riferimento. A questo si è aggiunta la battaglia legale che sembrava non finire mai”. Poi finalmente la luce in fondo al tunnel e il desiderio di fare del suo passato il motore della ripartenza. “Con l’affidamento esclusivo del mio bambino e con un compagno con cui condividere la mia genitorialità, ho voluto portare sul campo la mia esperienza”.

Così il 21 ottobre 2019, a Fano, nasce la Cooperativa Sociale Mamadre: “L’obiettivo, sin dal principio, è stato quello di sostenere le mamme sole che crescono figli minori in assenza di una figura paterna e di una rete sociale, parentale e amicale. Siamo 5 soci e io attualmente sono la Presidente. Aiutiamo fisicamente queste donne tenendo loro i bambini a prezzi davvero molto contenuti. Le accogliamo, le ascoltiamo, cerchiamo di trasmettere loro un piccolo senso di famiglia. Si tratta di donne che vivono con profondo disagio la loro genitorialità a senso unico. Donne molto spesso vittime di abusi psicologici e fisici. Poco tutelate e poco sostenute da un sistema di assistenza che presenta, ahimé, molte falle”. Per questo, la cooperativa si è rivelata, sin da subito, un presidio importante sul territorio. “Nel nostro piccolo diamo assistenza legale per ciò che riguarda le situazioni di affidamento, mantenimento, responsabilità genitoriale, separazioni e stalking. Offriamo assistenza psicologica con l’aiuto di professionisti che collaborano con noi, sia per portare supporto alla mamma che per seguire i minori più in difficoltà”.

Da marzo 2020 la pandemia ha inevitabilmente ridisegnato l’offerta dei servizi. “Durante il difficile periodo del Covid, in particolare con il primo lockdown, abbiamo riconvertito i servizi in smartworking: dall’Avvocato risponde, al tutorial delle Favole della Buonanotte, passando per i laboratori da fare a casa con i bambini, l’assistenza psicologica con la Psicologa in Linea e un servizio domiciliare chiamato Studia con me, per aiutare i bambini nelle lezioni su piattaforma on line.  Abbiamo anche organizzato una raccolta fondi, chiamata AIUTIAMOCI 2020,  con la quale abbiamo inviato denaro direttamente alle persone che ne facevano richiesta, in attesa del voucher spesa del Governo. E abbiamo donato dei pasti all’Ospedale Santa Croce di Fano per sostenere il nostro personale sanitario”.

Chiara parla ancora della sua realtà al presente, la racconta come se non si fosse mai fermata, ma purtroppo, nonostante l’importante azione portata avanti durante il Covid, da novembre 2020 Mamadre non è più ripartita. “Non ci sono risorse, nessun aiuto per questo settore. Nei mesi abbiamo accumulato tantissimi debiti e al momento le condizioni economiche non ci consentono di poter ripartire. Ci sono tante mamme con bambini là fuori che avrebbero bisogno di noi. Non poterle aiutare è la sconfitta più grande, non solo per noi, ma per l’intero sistema”. Che questo appello non resti inascoltato.  

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