Il progetto di sostegno alla genitorialità, che coinvolge il territorio fanese, è stato ideato da quattro professioniste e mamme: Martina, Enrica, Vincenza e Giorgia. Tante le iniziative che riguardano in particolare la gravidanza e il post parto.

di Elisabetta Pieragostini

“Nasce una mamma”, quattro i nomi delle fondatrici: Martina, Vincenza, Enrica e Giorgia. Quattro donne unite in un unico progetto: sostenere la maternità. Quel sostegno importante che a loro è mancato e che vogliono offrire e condividere con tutte le mamme che ne hanno bisogno. Affrontano e si occupano di diversi temi con convegni e incontri e mettono a disposizione uno sportello attivo per la gestione del parto e del post partum.

Ragazze partiamo con le presentazioni: da chi è partita l’idea di creare “Nasce una mamma”, il vostro progetto di sostegno alla genitorialità? Perché e come l’avete messo in pratica?

Martina (educatrice perinatale, insegnante AIMI e doula): “Nasce una mamma” è il frutto di incontri giusti al momento giusto. Io ed Enrica abbiamo lavorato insieme per un paio d’anni e spesso fantasticavamo su come creare qualcosa insieme ma con la lontananza fisica era difficile. Un giorno abbiamo partecipato a un corso di formazione sull’allattamento e lì abbiamo incontrato anche Vincenza. Da quel momento una serie di scoperte casuali ha consentito al gruppo di allargarsi con l’aggiunta di Giorgia. Esperienze personali e sogni nel cassetto si fondono e ci consentono di aprire uno sportello di consulenza sull’allattamento a Vallefoglia che, grazie alla presenza di Enrica fuori comune, diventa operativo anche sul territorio di Fano.

Leggendo un po’ di voi, ho notato che parlate di gravidanza come di nove mesi di PRE-OCCUPAZIONE, cosa significa? Non ci dobbiamo pre-occupare, vero?

Martina: Ci piace questo concetto. “PRE- OCCUPARSI”: occuparsi prima di ciò che accadrà dopo. La gravidanza può essere un tempo lento e prezioso da dedicare alla ricerca delle giuste informazioni. Questo consente di fare scelte più consapevoli, ascoltarci e capire cosa vogliamo ma soprattutto cosa non vogliamo. Pensiamo che informarsi sul parto, affinchè sia una esperienza dove la mamma e il bambino sono i veri protagonisti, e su tutto ciò che accadrà dopo, sia fondamentale per costruire con delle figure di riferimento una rete che permetta di vivere in maniera serena anche il post partum. Si pensa sempre al momento in sé e forse poco al dopo, ma è lì che inizia la vera avventura e avere un supporto è un valore aggiunto.

Come avete vissuto le vostre gravidanze e che consigli vi sentite di dare alle neo-mamme? Dopo il parto come aiutate le mamme ad affrontare le varie fasi? Attingete anche alle vostre esperienze?

Giorgia (osteopata D.O. specializzanda in osteopatia pediatrica): due gravidanze, entrambe bellissime, finite con parto naturale spontaneo. Due post parto completamente differenti, di cui il primo posso dire mal gestito, ero inesperta, piena di dubbi e preoccupazioni a differenza del secondo, andato benissimo. La differenza è stata la maggior esperienza, maturità e conoscenza.

Vincenza (consulente allattamento in formazione): ho vissuto la prima gravidanza con molta serenità. In verità non sono stata bene fisicamente per tutti i 9 mesi e la morfologica ha evidenziato una piccola anomalia, ma ho sempre mantenuto il pensiero positivo e sereno e mi sono goduta il rallentamento dei ritmi come mai avevo fatto nella mia vita.  Non ho mai dormito così tanto e così bene! La seconda, dopo soli 15 mesi, e a 42 anni suonati, è stata diciamo meno “romantica” e meno tranquilla. Con una bimba piccola e la ripresa del lavoro non ho avuto il tempo di godermela. E sono arrivata al parto molto più stanca e distratta.

Martina: le mie sono state tre gravidanze vissute in modi molto diversi. La prima a 20 anni, spensierata e piena di aspettative, la seconda poco tempo dopo con paure e molta meno attenzione ai particolari e l’ultima, a 30 anni, goduta intensamente dal primo all’ultimo giorno. Le percezioni e la consapevolezza sono cambiate tanto.  Una sola cosa accomuna tutte e 3: il parto cesareo.

Enrica (consulente del portare e doula): ho avuto 2 gravidanze molto diverse e il consiglio che do sempre alle mamme è di informarsi sulle evidenze scientifiche, per poter essere libere di scegliere consapevolmente. Le evidenze scientifiche a volte si discostano dalle opinioni personali ed è giusto capire la differenza.

Quello che consigliamo alle mamme è di darsi tempo, di cercare di ascoltarsi, anche nelle sensazioni non positive, riconoscerle e accoglierle, sia in gravidanza che dopo la nascita .Si dice che quando nasce un bambino nasce una mamma. Ecco, quella mamma poi cresce assieme al suo bambino. Si scopre e si riscopre, spesso diversa. L’esperienza della gravidanza e del parto in qualche modo ci cambia, anzi…La maternità ti cambia nelle viscere. Ancora oggi abbiamo tanti tabù. Tendiamo a fare tutto da sole e non chiedere aiuto. Raramente si dicono gli aspetti negativi del diventare mamma. Tutto viene dipinto di rosa. Noi vogliamo supportare la famiglia in un percorso comune senza giudizi e con profonda accoglienza.

Quali sono i corsi e i convegni che avete ideato per donne in gravidanza e per il post partum?

Martina: I servizi pensati e organizzati sono tutto ciò che avremmo voluto nella nostra esperienza di mamme. Abbiamo due appuntamenti mensili fissi, ovvero lo sportello allattamento, dove ci si può rivolgere per dubbi o informazioni sull’allattamento in qualsiasi momento del percorso e “Come stai mamma?”, un cerchio di mamme dove c’è condivisione supporto e sostegno tra pari. Poi ci sono gli incontri tematici o informativi dove trattiamo babywearing, sonno, contatto, pianto, competenze del neonato, allattamento, osteopatia, il tutto da un’ottica della fisiologia e su basi scientifiche. Infine i corsi e le consulenze individuali, corsi di accompagnamento alla nascita, tecniche di legatura, movimento in gravidanza e dopo la nascita, massaggio neonatale, valutazione osteopatica, consulenze in allattamento, aiuto durante il puerperio.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Martina: Tanto entusiasmo e pensiamo in grande. I progetti sono davvero molti. Al momento navighiamo a vista per capire come proseguire per il prossimo inverno, se saremo costrette a riprendere la modalità on line oppure tornare finalmente in presenza. Sicuramente abbiamo ancora molti sogni da realizzare, alcune cose non possiamo ancora svelarle… Non vi resta che seguirci!

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