di Elisabetta Pieragostini

Nata nel 1984, l’associazione A.M.B.A.L.T. opera nelle Marche ed è presente in tutto il territorio regionale per assistere i bambini oncoematologici e supportare le loro famiglie affinché vengano garantite loro terapie e il rispetto di una vita dignitosa.

La solidarietà e l’altruismo si uniscono alla ricerca e all’attenzione clinica perché ogni singola vita è fondamentale per l’intera comunità

L’associazione A.M.B.A.L.T. come nasce e cosa fate per il territorio?

L’associazione è nata nel 1984 per aiutare e assistere tutti i bambini marchigiani oncoematologici e le loro famiglie. La necessaria capacità professionale di medici ed infermieri, l’ottimale trattamento nel rispetto della qualità della vita e della dignità umana e un adeguato sostegno sul piano sociale ed economico, sono fondamentali sia il bambino che chi lo assiste. La nostra associazione segue le famiglie con affiancamento di volontari in tutte le fasi della malattia e offre aiuti economici. Tutto questo veniva fatto prima del Covid. Ora una circolare poco chiara non ci permette di fare volontariato come vorremmo.

Quali sono le vostre iniziative utili per i genitori e per i bambini che aiutate?

Le iniziative sono sempre legate alla solidarietà, che è chiamata erroneamente beneficenza. Altruismo con tutte le persone e altruismo con le aziende. I genitori devono essere supportati empaticamente perché il lavoro più grosso lo deve fare la sanità. Noi interveniamo nei famosi bui della sanità. Abbiamo una Casa di accoglienza di 300mq, grande, ma ora “normale” perché possiamo accogliere una famiglia alla volta. Ci teniamo a precisare che tutte le famiglie vengono accolte gratuitamente. La nostra è l’unica casa con un biocida e l’acqua potabile con ossigeno.

Organizzate eventi? Quali saranno i prossimi che farete?

In questo momento, dal 27 ottobre al 6 gennaio 2022, saremo all’interno di una grande azienda per raccogliere giocattoli che destineremo al Reparto di Oncoematologia di Ancona. Nello stesso tempo facciamo organizzare da una grande azienda spettacoli teatrali con il telemarketing. Ossia facciamo solidarietà portando a teatro persone che magari non ci sono mai andate. Cultura e solidarietà. Stiamo cercando di creare una grande rete per un progetto ecosostenibile.

Quali sono i consigli pratici che potete dare a tutte le famiglie colpite da malattia oncoematologica pediatrica?

Essendo un padre di un bambino guarito, nella mia condizione vorrei poter dare solo consigli veri e pratici. Mettere tanta forza e credere in noi stessi, spesso non basta, lo so, ma sono condizioni necessarie. Vi ricordo che siamo tante lampadine spente e che solo unendoci possiamo creare tanta energia vitale.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Creare una rete mondiale di altruismo con economia circolare e senza confini.

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