di Elisabetta Pieragostini

Leggiamo spesso sui giornali di adescamenti di bambini e adolescenti in rete, soprattutto ragazzine. Il compito dei genitori è quello di renderli consapevoli di come utilizzare Internet e i social network, educandoli a un uso consapevole delle tecnologie. Non si può vietare a vita l’utilizzo della tecnologia naturalmente, ma si può creare una coscienza digitale. Nonostante tutto la situazione potrebbe comunque sfuggire di mano e i ragazzini potrebbero essere adescati comunque.Oggi l’utilizzo del cellulare è precoce, già dai 7 o 8 anni i bambini hanno uno smartphone personale con accesso a Internet e un profilo sui social come Instagram e Tik Tok, quelli più gettonati dai giovani. Ricordiamo però che è fondamentale rispettare l’età minima richiesta sai social per aprire un profilo personale, ovvero i 13 anni.L’adescatore può entrare in contatto con la vittima non solo dai social ma anche dai videogiochi. I bambini più piccoli non conoscono il pericolo e tendono a fidarsi, anche perché dall’altra parte ci può essere una persona che si finge coetanea, che parla di giochi e instaura un rapporto di amicizia; per poi passare a scambi di foto o video con atti sessuali espliciti e in alcuni casi si tenta anche un contatto fisico.Gli adolescenti invece vengono generalmente  adescati con profili falsi, sempre fingendo di essere un coetaneo e instaurando magari un rapporto sentimentale. Poi inizia lo scambio di foto e video e spesso anche dei ricatti qualora l’adolescente voglia sottrarsi alla relazione instaurata. L’adescamento in Rete viene chiamato Grooming ed è un fenomeno in crescita, i dati sono allarmanti e dicono che un adolescente su tre dà il proprio numero di cellulare a persone conosciute online. Il 60% dei ragazzini ha ricevuto richieste a sfondo sessuale e il 90% non dice niente ai genitori perché teme la loro reazione. Questi sono dati che fanno riflettere e invitano i genitori a vigilare con attenzione perché il pericolo è sempre in agguato.

Cosa fare per difendere i figli?

 Innanzitutto, navigare in Internet e conoscere cosa succede in Rete: per poter prevenire il pericolo bisogna avere una conoscenza informatica. Controllare i cellulari e i profili dei propri figli, vedere cosa postano, chi sono i loro follower, magari vedete qualcosa di strano o sospetto. Insegnate ai ragazzi di non fornire nessun dato personale online, né numero di telefono. Spiegate loro che spesso le foto o i video girano sul web in modo inappropriato e senza il loro controllo. Dite loro che le persone che si incontrano online possono avere falsa identità e magari non sono chi dicono di essere, non devono fidarsi. Essere chiari, sinceri ed estremamente onesti così loro si fideranno di voi, perché devono superare la paura e la vergogna del raccontare. Infine, bloccare i contatti di persone o meglio profili che potrebbero dar fastidio.

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