di Elisabetta Pieragostini

Si dice che quando nasce un bambino nasce anche una mamma, e nascono papà, nonni, zii, fratelli, sorelle. Nasce una comunità che dovrebbe sostenere le famiglie ma che spesso invece, per cavilli, lungaggini burocratiche e poca visione del futuro è disattenta ai temi legati alla maternità e alla genitorialità.

Ne parliamo con l’associazione Nasce una mamma, che opera per dare supporto e sostegno alle future mamme e alle neomamme. E a tutta la famiglia.

Ragazze, bentrovate innanzitutto, è sempre un piacere. Il 18 dicembre “Nasce una mamma” apre le porte di una nuova sede. Dove? Come mai avete scelto di aprire un nuovo centro?

Il piacere è nostro e innanzitutto grazie. Ci fa piacere raccontarci e raccontarvi.

Ebbene sì, il 18 dicembre inauguriamo la nostra nuova sede che si trova a Montecchio presso il “Centro di aggregazione Memè Perlini”.

Volevamo dare un nome alla nostra nuova casa ed essendo indecise tra più opzioni, abbiamo lanciato un sondaggio tra i nostri follower e insieme a loro abbiamo deciso di chiamarla “Spazio nasce una mamma“.

Non è stato facile trovare un posto adatto ma lo abbiamo desiderato molto e alla fine ci siamo riuscite. Abbiamo fatto dei piccoli lavori di ristrutturazione anche grazie all’aiuto delle altre ragazze del team e lo abbiamo personalizzato affinchè potesse rappresentarci al meglio e siamo molto contente del risultato.

Stiamo lavorando sul territorio da tempo e dopo aver fondato l’associazione lo scorso mese di marzo abbiamo sentito forte l’esigenza di strutturarci sempre di più e quindi di avere anche uno spazio nostro e a noi associabile, dedicato ad accogliere le mamme e le famiglie che partecipano ai nostri incontri. Vincenza

Cosa farete in questa nuova sede?

In questa nuova sede faremo gli incontri del nostro corso preparto, un percorso che si sviluppa in otto incontri e che abbiamo chiamato “Percorso Rinascita”; cerchi tra mamme, momenti di condivisione in cui affrontiamo varie tematiche e che sono ormai delle rubriche mensili dedicate alle nostre associate, per citarne solo alcune “Come stai mamma?“,  lo “Sportello allattamento“, “Genitori bis e oltre” , “Lo sportello ostetrico“. E ancora incontri a tema su sonno, svezzamento e tagli sicuri, laboratori per bambini e tanto altro.

Anche se abbiamo un nostro nuovo spazio ci teniamo a dire che alcuni appuntamenti li abbiamo mantenuti online, nel format sperimentato nel periodo di pandemia, con la volontà di dare sostegno anche alle mamme più lontane e che magari faticano a spostarsi. Vincenza

In questo periodo così difficile e di incertezze come vi sembra affrontino la maternità le donne con cui interagite?

Viviamo in un contesto ambientale, sociale, politico di incertezze e instabilità per tutti. Mettiamoci nei panni di una futura mamma, che già vive un forte senso di responsabilità nel riuscire a far crescere un figlio, prima dentro di sé e poi nel mondo ostile di fuori. Queste donne hanno bisogno di rassicurazione, devono sapere che è normale sentire un forte senso di responsabilità, un senso d’ansia nell’essere all’altezza, perché è parte dell’evoluzione di una donna nel divenire mamma. Giorgia

State lavorando su qualcosa in particolare con le neomamme in questo momento?

Stiamo portando avanti più progetti. È in corso il PerCorso RiNascita, un cammino per coppie che stanno per affrontare il momento della genitorialità.

Stiamo proponendo incontri sullo svezzamento, tagli sicuri e sulla disostruzione, in vari punti della zona perché le famiglie non si sentano sole nel momento di questi grandi cambiamenti e nella crescita dei bambini.

Insieme a tutti gli sportelli gratuiti e gli incontri tematici, stiamo inserendo anche un nuovo format, per stare ancora più vicino alle mamme e per creare una rete tra loro: “Mamme in cerchio“, che sarà un appuntamento gratuito d’incontro per loro e con l’aiuto di tutte le professioniste che si alterneranno per moderare il cerchio. Enrica

Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Siamo un gruppo in continuo fermento. La sinergia di più figure permette di avere idee e proposte davvero belle e utili alla comunità. Tutto rimanendo sempre nella sfera femminile, materna e di benessere psicofisico. A breve termine abbiamo in mente un ciclo di incontri diretti alla popolazione. Si parlerà di prevenzione di genere, endometriosi, poliabortività etc etc.

Una delle cose che forse ci preme di più, però, è poter arrivare anche nelle famiglie che non sempre possono permettersi assistenza e aiuto. La maternità, nella nostra società, è quasi un lusso.

Da doula, so che chiedere aiuto a figure professionali e supporto, a volte è economicamente difficile per le famiglie. Questo non è giusto. La maternità con le sue difficoltà tocca tutta la società.

Facciamo già tantissimo volontariato con l’associazione, ma non è sufficiente. Vorremmo quindi collaborazione con le istituzioni e chissà… magari un giorno un bando ci aiuterà a realizzare questo piccolo desiderio. Martina

Rispondi

%d