Un viaggio nell’affollato mondo dei prodotti per l’infanzia per scoprire cosa effettivamente può essere utile al nostro bambino, dall’attesa ai primi anni di vita. Il libro firmato dalla giornalista Giorgia Cozza raccoglie anche numerose testimonianze di genitori ed esperti.

Un manuale per futuri genitori, una guida al consumo critico, ma soprattutto un testo che aiuta a riscoprire la bellezza dell’essenzialità, del fare meglio con poco: Bebè a costo zero è tutto questo e molto di più. Giunto alla sua terza edizione aggiornata, il libro della giornalista Giorgia Cozza racconta come sia possibile accogliere ed accudire un neonato senza l’obbligo di spese elevate che, spesso, si rivelano inutili. Carrozzine, passeggini, sdraiette, abbigliamento per tutte le stagioni, giochi di ogni sorta: mettere al mondo un bambino è sinonimo di spese folli. Ed è proprio questo il paradigma da scandagliare.

Il testo – spiega l’autrice – parte dai veri bisogni del neonato, passando in rassegna varie fasi: dall’attesa ai primi anni di vita. Ciò che fin da subito appare chiaro è che, nella maggiori parte dei casi, la soddisfazione del bisogno non si acquista. Mamma e papà sono la risposta a tutti i bisogni che si presentano sin dai primi istanti di vita: essere nutrito, tenuto al caldo, a contatto con chi lo ha messo al mondo. Sembra una teoria semplicistica, ma è così”. Quindi nessun acquisto necessario? Non proprio. “Ovviamente ci sono una serie di accessori che, a seconda del contesto, possono essere utili alla famiglia. Ma non esistono liste di accessori indispensabili che vanno bene per tutti. Ogni famiglia è un universo a sé”. Il libro offre un’analisi dei bisogni partendo dal periodo della gravidanza: abiti, accessori per la cura del corpo, borsa per l’ospedale e preparazione del corredino. Poi la nascita, l’alimentazione da 0 a 6 mesi, l’igiene, i pannolini, il trasporto, i giocattoli. E lo svezzamento: baby food, accessori e supporti per la tavola. Una guida completa che tocca tutte le fasi e da cui ciascun genitore potrà trarre i consigli che ritiene più utili per la propria condizione familiare. Esiste un solo imperativo valido per tutti: “Aspettare. Nel momento dell’attesa, acquistare solo l’essenziale, senza farsi prendere dalla frenesia. È importante conoscere il proprio bambino per capire, gradualmente, cosa possa davvero essere utile per lui. E sarà molto meno di quello che pensavamo”.

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